Turchia: lo scorso 16 maggio la Türkiye Cumhuriyet Merkez Bankası (TCMB), la Banca Centrale della Repubblica di Turchia, ha proceduto al taglio del costo del denaro di mezzo punto percentuale, portandolo da 5 al 4,5 per cento. La decisione della banca, guidata dal governatore Erdem Başçı, è motivata da un lato con la volontà di rilanciare la crescita, che nel 2012 si era fermata al 2,7%, dall’altro con l’obbiettivo di tenere a freno la lira turca per aiutare le aziende esportatrice. Le esportazioni turche diventano più costose a causa dei una lira forte e le importazioni più convenienti. Questa situazione porta a un aumento dei rischi di un aumento del disavanzo delle partite correnti, tenuta da molti esperti economisti come la più grande debolezza dell'economia, che è già destinata a crescere a più di 58 miliardi di dollari alla fine del 2013 dagli attuali 47 miliardi di dollari nel 2012. In un recente rapporto sulla Turchia pubblicato da Standard & Poor's (S&P) l’agenzia di rating prevede per l’anno in corso una crescita del 4%, ma un aumento del deficit con l’estero. Gli analisti dell’agenzia valutano il rating turco un gradino al di sotto dell’investiment grade, mentre Fitch Ratings l’ha promosso alla categoria non speculativa nel novembre 2012. Approfondimento: “As Turkish Economic Growth Bounces Back, The Central Bank Faces A Familiar Quandary“, (documento formato pdf in inglese) – fonte Standard & Poor’s Financial Services LLC – “Fitch Upgrades Turkey to Investment Grade Ratings Endorsement“, (documento formato pdf in inglese) fonte Fitch Ratings Limited – “TCMB: Decision Of The Monetary Policy Committee“, (documento formato pdf in inglese) fonte TCMB.
Scritto: da LuisB