Eurozona: la produzione industriale nei Paesi dell’Area euro è diminuita dell’1,5% a luglio dopo il +0,6% registrato a giugno (rivisto da +0,7%). Il dato è risultato nettamente peggiore delle previsioni degli analisti che si attendevano un incremento dello 0,7%. A pesare la brusca frenata della locomotiva Germania con un -2,3% (anche se va considerato che segue il +2,2% di giugno). Rispetto allo stesso mese del 2012 la produzione è scesa del 2,1%. In Italia è diminuita dell’1,1 per cento, dopo due mesi in positivo. In sintesi la domanda interna resta dunque ancora troppo debole, nell’eurozona uscita dalla recessione solo nel secondo trimestre. Secondo le recenti stime degli analisti della Banca centrale europea (BCE) la crescita economica dei Paesi dell’Eurozona accuserà un calo dello 0,4% per il 2013 mentre per il 2014 la stima del Prodotto interno lordo (Pil) è stata limata a +1,0% dal ulteriore +1,1%. Nel caso specifico dell’Italia il peggioramento del fabbisogno, è attribuito essenzialmente al rimborso dei debiti verso le imprese, mette in risalto i rischi crescenti per il conseguimento dell’obiettivo di disavanzo al 2,9% del Pil per il 2013. Approfondimento: “Monthly Bulletin September 2013 - European Central Bank - Europa“, fonte European Central Bank (ECB) –“Industrial production down by 1.5% in euro area“, (documenti formato pdf inglese) fonte Ufficio Statistico dell'Unione Europea (Eurostat).
Scritto: da LuisB